Phishing e truffe su conti corrente | Responsabilità della Banca | Risarcimento al correntista
Studio Legale Internazionale Dimarco & Partners
I nostri Avvocati sono specializzati nell'assistere correntisti, società o persone fisiche, vittime di phishing (ovvero quel tipo di truffa attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso del proprio home banking) contro gli autori del reato e contro gli istituti di credito. Se hai subito questo tipo di reato contattaci immediatamente per cercare di bloccare il denaro in transito od il conto corrente di destinazione. In un mondo 2.0 è diventato ormai frequentissimo questo fenomeno, considerando anche che i soggetti criminali che svolgono queste pratiche hanno sempre più affinato le loro tecniche. In caso di questo tipo di truffa informatica, volta a trasferire fondi dal conto corrente del correntista a terzi conti correnti, spesso situati all'estero, è bene delineare quali sono i possibili profili di responsabilità della banca ed il titolo giuridico secondo cui potrebbe agire il soggetto danneggiato.
Anzitutto è bene portare qualche esempio di come agiscono i soggetti criminali:
In linea generale la giurisprudenza è incline a riconoscere il rimborso al correntista, salvo che il titolare del rapporto di conto corrente non abbia agito con dolo o con comportamenti talmente incauti da non poter essere fronteggiati in anticipo). Questo è quantomeno l'orientamento della Corte di cassazione con l'ordinanza 12 aprile 2018, n. 9158. La Corte ha stabilito che in caso di phishing tramite l'home banking del Cliente, l'istituto di credito risponderebbe ai sensi dell'art. 2050 c.c., ovvero tramite una sorta di responsabilità oggettiva nell'esercizio di attività pericolose. L'istituto di credito non solo dovrà dimostrare di aver adottato tutte le misure utili ad evitare il danno, ma deve altresì provare che il correntista sia stato talmente incauto o abbia tenuto dei comportamenti tali da non consentire alla banca di poter fronteggiare la situazione. All'istituto di credito è inoltre richiesto, come parametro, quello dell'accorto banchiere. |
COSA FARE SE SI E' VITTIMA DI PHISHING? |
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In primo luogo, ed è il consiglio più banale, è cercare di rimanere calmi e ragionare a mente lucida. Nella maggior parte dei casi, vedere il proprio conto svuotato può creare una vera e propria crisi di panico al soggetto che finirà con il perdere tempo prezioso.
In secondo luogo è utile rivolgersi immediatamente a noi per gestire la vicenda con estrema velocità e precisione (cercare di intercettare il denaro mentre è in transito è meglio di iniziare un lungo ed aleatorio contenzioso contro l'istituto di credito). Il profilo dell'Avvocato è auspicabilmente quello dell'avvocato internazionale, con contatti all'estero, anche perchè nella maggior parte dei casi il denaro viene spostato all'estero nei conti di soggetti prestanome che nel giro di poche ore o giorni provvedono a prelevare tutti gli importi o a spostarli in altri conti correnti. Nel nostro caso cerchiamo sia di contattare l'istituto di credito del correntista chiedendo di effettuare una comunicazione all'istituto di credito straniero per congelare il denaro una volta giunto a destinazione. In caso si riesca in questa fase, il denaro nella maggior parte dei casi, od una buona parte di esso, sarà messo in salvo. |