Diritto fallimentare in Polonia | Dichiarazione di fallimento ed insinuazione al passivo
Studio Legale Dimarco & Partners
I nostri avvocati in Polonia sono esperti di diritto fallimentare. Qualora il debitore polacco venga dichiarato fallito con sentenza, si deve proporre domanda di insinuazione al passivo presso il Tribunale fallimentare polacco nei termini prescritti dalla legge a pena di decadenza.
Come accade nel diritto italiano vi sarà una fase in cui i creditori comunicheranno al curatore le loro pretese ed i titoli giuridici da cui esse derivano ed una seconda fase in cui viene predisposto e approvato un piano di riparto. Le questioni relative all'insinuazione al passivo sono regolate dalla legge polacca fallimentare del 28 Febbraio 2003. Tale previsione normativa prevede che il creditore debba insinuarsi nella procedura nel termine concesso dal curatore, non minore di un mese e non superiore a tre mesi. Qualora nessuna comunicazione da parte del Curatore sia stata ricevuta, sarà comunque necessario rispettare i suddetti termini onde non incorrere in decadenze. In caso di ritardo nella presentazione della domanda, potrà comunque depositarsi un'insinuazione al passivo tardiva ma i costi previsti saranno notevolmente aumentati dal Tribunale. La domanda tardiva presentata in seguito all'approvazione del piano di riparto verrà rigettata ex art. 252, paragrafo 2 della Legge del 28 Febbraio del 2003. Potete contattarci per un preventivo relativo ad un fallimento in Polonia, essendo noi in grado di rappresentare il Cliente italiano in tutte le città polacche, come ad esempio: Poznan | Varsavia | Zielona Gòra | Cracovia | Lodz | Breslavia (Wrocław) | Danzica (Gdańsk) | Stettino (Szczecin) | Lublino | Katowice | Bydgoszcz | Białystok | Gdynia | Częstochowa | Radom | Sosnowiec | Kielce | Torun | Gliwice | |